AVVERTENZE
I lassativi contenenti sennosidi devono essere utilizzati con cautela in pazienti che soffrono di fecaloma. Non usare lassativi se sono presenti dolori addominali, nausea, vomito poiche’ questi sintomi possono essere segno di un blocco intestinale o ileo potenziale o presente. L’abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) puo’ causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi piu’ gravi e’ possibile l’insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia che puo’ determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con altri farmaci o sostanze vegetali note per l’induzione di ipokaliemia come i glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi, la radice di liquirizia. L’abuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), puo’ causare dipendenza (e, quindi, possibile necessita’ di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). Il medicinale contiene saccarosio, di cio’ si tenga conto in caso di diabete o di diete ipocaloriche. Dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili o se si manifesta una emorragia consultare il medico. Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l’intervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia. Consultare il medico quando la necessita’ del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristica delle evacuazioni) che duri da piu’ di 2 settimane e quando l’uso del lassativo non riesce a produrre effetti. I lassativi non dovrebbero essere impiegati per un periodo superiore a 1 settimana, salvo diverso parere del medico. E’ inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale. Per i pazienti che seguono una dieta con basso contenuto di sodio: sono presenti solo piccole quantita’ di sodio nei sennosidi e nelle associazioni sennosidi e docusato di sodio. X-prep contiene: saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. propile para-idrossibenzoato, metile para- idrossibenzoato che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate) etanolo: questo medicinale contiene 7,36 vol% etanolo, ad es. fino a 590 mg per dose, equivalenti a 14,75 ml di birra, 4,91 ml di vino per dose. Puo’ essere dannoso per gli alcolisti. Usare con cautela nei pazienti ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Lassativi di contatto.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. I lassativi sono controindicati nei soggetti con: dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, appendicite, nausea o vomito, ostruzione o stenosi intestinale o ileo, malattia infiammatoria intestinale (ad esempio morbo di Crohn, colite ulcerosa), sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stato di disidratazione. Controindicato nei bambini di eta’ inferiore a 10 anni. Controindicato durante la gravidanza e l’allattamento.
DENOMINAZIONE
X-PREP 2 MG/ML, POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE ORALE
ECCIPIENTI
Nel tappo separatore: saccarosio. Nel flacone: saccarosio, etanolo, propile para-idrossibenzoato, metile para-idrossibenzoato, aroma cioccolato, aroma cacao, acqua depurata.
EFFETTI INDESIDERATI
Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base al sistema organi classi e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 e =1/1.000 e = 1/10.000 e < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota. Patologie gastrointestinali. Comuni: dolore addominale; non comuni: decolorazione delle feci, nausea, emorragia rettale, vomito; non nota: diarrea. Disturbi del sistema immunitario. Non comuni: orticaria; molto rari: reazione anafilattica, reazione anafilattoide; non nota: ipersensibilita'. Patologie renali e urinarie. Non comuni: cromaturia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: rash eritematoso, esantema maculopapulare, irritazione perianale; non nota: prurito; occasionalmente: dolori crampiformi isolati o coliche addominali, piu' frequenti nei casi di stitichezza grave. Eccezionalmente puo' anche verificarsi paralisi della muscolatura intestinale. In studi clinici comprendenti circa 9000 pazienti, sono stati osservati effetti avversi in circa il 4% dei casi: tuttavia, in circa un terzo di questi gli effetti sono stati ascritti a dosi troppo elevate. Per la maggior parte, questi effetti indesiderati erano costituiti da crampi e/o dolori addominali, in molti casi descritti con intensita' media, o lieve, od occasionali e che possono essere considerati come correlati ai movimenti dell'intestino nel corso dell'evacuazione. Solo in 18 casi (0,21% del totale) sono stati riportati come crampi di intensita' grave; in alcuni casi questo ha portato all'interruzione del trattamento. A causa della presenza di acido crisofanico nella senna naturale, i lassativi contenenti sennosidi possono procurare colorazione delle feci e/o colorazione pH dipendente delle urine (colorazione giallo bruna dell'urina acida e colorazione rosso-violetta dell'urina alcalina). Questa colorazione e' priva di significato patologico. La colorazione dell'urina, se presente, puo' interferire con l'interpretazione dei test di laboratorio. L'uso prolungato di preparati contenenti senna puo' provocare pigmentazione reversibile del colon, ad esempio melanosis coli. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non esistono studi adeguati e ben controllati sull’uso del medicinale in gravidanza o nell’allattamento. Non sono stati riportati effetti indesiderati o dannosi durante la gravidanza o nel feto associati alle preparazioni a base di senna quando utilizzate in accordo alla posologia raccomandata. Tuttavia, sulla base dei dati sperimentali relativi al rischio genotossico associato a diversi antrachinoni (ad esempio emodina e aloe-emodina) l’uso durante la gravidanza e’ controindicato. L’uso durante l’allattamento e’ controindicatoin quanto non vi sono dati sufficienti sull’escrezione di metaboliti nel latte materno. Piccole quantita’ di metaboliti attivi dei sennosidi (reina) passano nel latte materno. Non e’ stato segnalato alcuneffetto lassativo in bambini allattati al seno.
INDICAZIONI
Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.
INTERAZIONI
Precauzioni nell’uso contemporaneo di digitalici e di altri farmaci o sostanze vegetali note per l’induzione di ipopotassiemia in quanto aumentano la deplezione potassica. I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell’intestino, e quindi l’assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale. Evitare quindi di ingerire contemporaneamente lassativi ed altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasciare trascorrere un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il lassativo.
POSOLOGIA
Uno o due cucchiaini da caffe’ la sera, dopo il pasto. L’azione si manifesta dopo 6-12 ore. Assumere preferibilmente la sera, l’effetto compare il mattino successivo. La dose corretta e’ quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. E’ consigliabile usare inizialmente le dosi minime previste. Quando necessario, la dose puo’ essere poi aumentata, ma senza mai superare quella massima indicata. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non piu’ di 7 giorni. L’uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso. Ingerire insieme ad una adeguata quantita’ di acqua (un bicchiere abbondante). Una dieta ricca di liquidi favorisce l’effetto del medicinale. Apertura del flacone: esercitare una lieve pressione sulla capsula, facendola contemporaneamente ruotare in senso antiorario; preparazione della soluzione: premere a fondo il tappo separatore, agitare fino a completa dissoluzione, quindi rimuovere il tappo separatore. La soluzione pronta all’uso deve essere impiegata entro tre mesi dal momento della sua preparazione.
PRINCIPI ATTIVI
Tappo separatore: estratto concentrato di senna corrispondente a sennosidi 0,150 g.